Palazzo di Donna Clarina

È una tipica corte chiusa con palazzo padronale al centro e fabbricati ai lati ove erano ospitate le scuderie, locali di servizio e le abitazioni della servitù. Di grande bellezza la torre cinquecentesca che si innalza alla sinistra del caseggiato. La corte era chiusa, sul lato orientale, opposto al fiume Panaro, da un portone centrale sorretto da robusti pilastri. Il palazzo, di proprietà privata e ancora oggi abitato, nel 1612 era chiamato “Palatio del Conte Claudio Rangoni Vescovo di Reggio”, dal quale lo ereditò, nel 1621, il fratello Conte Gherardo, feudatario di Ravarino; per molto tempo venne comunque ancora chiamato come il “Palazzo del Vescovo”. Dal 1663 diventò il “Casino del Conte Lotario” che, alla sua morte, nel 1700, lo lasciò in eredità all’unica figlia: Donna Clarina Rangoni, che qui abitò fino al 1744 e di cui l’edificio ancora oggi porta il nome.